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29 giugno 2011

Spesometro: dal 1 luglio 2011 monitoraggio per le operazioni senza fattura

Al fine di meglio monitorare l'evasione fiscale e gli acquisti dei contribuenti confrontandoli con i dati reddituali,  a partire dal 1 luglio 2011, qualora si effettui una vendita a privati, certificata da scontrino o ricevuta fiscale, occorrerà richiedere il codice fiscale del cliente, a meno che il pagamento non venga effettuato con carta di credito emessa da un emittente nazionale.
Il cosiddetto "spesometro", ossia una nuova forma di elenco clienti e fornitori, si concretizza in una comunicazione telematica delle operazioni rilevanti ai fini IVA di importo non inferiore a euro 3000 (al netto dell'IVA) per le operazioni soggette all'obbligo di fatturazione, ed euro 3600 (al lordo dell’IVA) nel caso di operazioni certificate con scontrino o ricevuta fiscale e, proprio per quest'ultima categoria di operazioni inizia il 1 luglio 2011 il monitoraggio mediante la raccolta dei dati dei soggetti privati (codice fiscale, data, imponibile e imposta delle operazioni). Entro il 30 aprile 2012 le operazioni medesime dovranno essere comunicate telematicamente all'Amministrazione finanziaria.
Per verificare il superamento dei limiti, nel caso di contratti di appalto, fornitura, somministrazione e ad altri contratti tra loro collegati o da cui derivano corrispettivi periodici, così come nel caso di singole prestazioni che però prevedano acconti e saldi, si dovrà considerare il valore complessivo del contratto/operazione.
Entro il 31 ottobre 2011 invece dovranno essere trasmesse le operazioni rese e ricevute nel periodo d'imposta 2010 e di importo pari o superiore a 25000 euro (al netto dell'IVA) per le quali vige l'obbligo di emissione della fattura.
Senza dubbio questo nuovo sistema, una sorta di "grande fratello" delle spese degli italiani, inciderà in maniera significativa sulle abitudini di tutti, acquirenti e venditori.