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30 giugno 2011

Studi di Settore: più spazio alla territorialità

Il 28 giugno 2011 l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato la circolare n.30/E sui modelli degli studi di settore da allegare al modello Unico.
Tralasciando ogni commento in merito alla tempistica sia della pubblicazione della medesima circolare che del software Ge.Ri.Co. per il calcolo degli Studi di Settore (messo a disposizione dei contribuenti e dei professionisti soltanto il 10 giugno 2011 e già modificato con nuova versione il 23 giugno!) che a parere dello scrivente vanifica buona parte del tempo concesso con la proroga dei versamenti disposta dal decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri firmato il 13 maggio 2011 costringendo imprese e professionisti a dei veri tour de force per rispettare la scadenza del 6 luglio, va rilevato che i nuovi studi di settore presentano una "territorialità più marcata" come affermato dalla stessa Agenzia delle Entrate.
L'Agenzia delle Entrate illustra tra le novità l'introduzione di due nuovi indici, il primo riguarda i canoni di locazione residenziale differenziando il territorio nazionale sulla base dei canoni d'affitto delle case a livello comunale, provinciale, regionale e per area territoriale; il secondo indice riguarda le retribuzioni degli intermediari del commercio su base regionale. 
Nel settore del commercio al dettaglio di abbigliamento, calzature e accessori, i nuovi studi considerano anche l’influenza e la concorrenza dei Factory Outlet center, tenendo conto della distanza in minuti di percorrenza di ogni comune e delimitando in tal modo l’area di mercato low cost.
Per quanto riguarda i correttivi anti crisi, in particolare, il correttivo per la normalità economica interessa coloro che presentano una riduzione dei ricavi 2010 rispetto a quelli del 2009, purché sia coerente nella gestione delle rimanenze iniziali, vengono inoltre considerati accorgimenti a livello di settore laddove si riscontrino riduzioni dei margini economici e di redditività, inoltre, i correttivi individuali tengono conto della contrazione dei costi variabili per le imprese e della tardiva percezione dei compensi per i professionisti.
Si prevede una nuova modalità di stima dell’apporto dei soci amministratori, basata sulle “teste”, in base alla percentuale di lavoro svolto, e non più sulle spese sostenute per remunerare l’attività prestata.
Infine, è prevista la possibilità per le posizioni non congrue di inviare giustificazioni entro il prossimo dicembre, con un apposito software che sarà messo a disposizione.