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20 settembre 2012

I.S.E.E. e novità


Con il termine I.S.E.E. si indica l’indicatore della situazione economica equivalente.
L’ attestato contenente l’indicatore I.S.E.E. consente ai cittadini di accedere, a condizioni agevolate, alle prestazioni sociali o ai servizi di pubblica utilità.
L' I.S.E.E. è il rapporto tra l’indicatore della situazione economica (I.S.E.) e il parametro desunto dalla Scala di Equivalenza.
L’I.S.E. (Indicatore della Situazione Economica) è il valore assoluto dato dalla somma dei redditi e dal 20% dei patrimoni mobiliari e immobiliari dei componenti il nucleo familiare.
La dichiarazione sostitutiva è un atto importante che il cittadino effettua, assumendosi la responsabilità anche penale, di quanto dichiarato.
La Dichiarazione sostitutiva unica può essere presentata all’ente che fornisce la prestazione sociale agevolata, al Comune, ad un Centro di Assistenza Fiscale (CAF), all’INPS in via telematica, collegandosi al sito Internet www.inps,it, nella sezione “Servizi On-Line", alla sede INPS competente per territorio. È possibile presentare la dichiarazione in qualsiasi momento dell’anno. La dichiarazione ha validità di un anno dall'attestazione della presentazione e vale per tutti i componenti del nucleo familiare.
È composta dal modello base e da un numero di fogli allegati pari al numero dei componenti il nucleo familiare, indicati dal dichiarante.
Il dichiarante, all’atto dell’indicazione dei componenti il nucleo familiare, deve fare riferimento alla situazione in essere alla data della dichiarazione.
La dichiarazione deve contenere i dati sulla situazione reddituale, risultanti dall'ultima dichiarazione presentata ai fini IRPEF, e i beni patrimoniali posseduti al 31 dicembre dell'anno precedente a quello di presentazione della dichiarazione, oltre ai redditi soggetti ad imposta sostitutiva (es. regime dei minimi). Ai fini I.S.E.E. ogni soggetto appartiene ad un solo Nucleo Familiare.
Novità dal 2013 
Sono previste novità nelle modalità di calcolo dell'I.S.E.E. a partire dal 1 gennaio 2013, non saranno considerati più solo i redditi, ma anche tutte le informazioni accessorie, dai dati patrimoniali ai possedimenti materiali. L’assenza di controlli ha favorito chi ometteva di dichiarare quanto dovuto, specialmente per il patrimonio mobiliare, ma con l’introduzione dell’anagrafe dei conti correnti (prevista dal decreto "Salva Italia") l’elemento patrimoniale assumerà un'importanza maggiore. 
Secondo la riforma, alla base di calcolo andranno aggiunte nuove voci come l’indennità di accompagnamento per gli invalidi, i redditi maturati attraverso voucher e anche la social card. Quel che peserà di più sarà però l’elemento patrimoniale, ovvero gli immobili e le rendite finanziarie. Con il sistema oggi in vigore, il peso degli immobili ai fini I.S.E.E. viene calcolato sulla semplice rendita catastale, ma a causa del meccanismo IMU bisognerà tener conto della rendita catastale rivalutata del 5% e di un moltiplicatore più elevato.
Mutui, proprietà della casa e costi per l’affitto peseranno meno nel calcolo e sarà introdotta una franchigia generalizzata per tutelare lavoratori dipendenti e pensionati con un reddito pari a 2.000 euro. Infine, anche gli assegni di maternità e al nucleo familiare INPS saranno legati al reddito I.S.E.E., ma non gli assegni di accompagnamento degli invalidi.