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29 marzo 2013

Voucher per la madre lavoratrice

La legge n. 92 del 28 giugno 2012 (riforma Fornero) ha introdotto in via sperimentale, per il triennio 2013–2015, la possibilità per la madre lavoratrice di richiedere, al termine del congedo di maternità e in alternativa al congedo parentale, appositi voucher per l’acquisto di servizi di baby sitting, ovvero un contributo per fare fronte agli oneri della rete pubblica dei servizi per l'infanzia o dei servizi privati accreditati, da utilizzare negli undici mesi successivi al congedo obbligatorio.
L'INPS con circolare n. 48 del 28 marzo 2013, ha fornito indicazioni al riguardo, sottolineando che i voucher saranno pari a 300 euro al mese per un massimo di sei mesi (tre mesi per le iscritte alla gestione separata). Possono chiederlo solo le lavoratrici dipendenti e quelle iscritte alla gestione separata. Sono escluse dal beneficio le lavoratrici esentate totalmente dal pagamento della rete pubblica dei servizi per l'infanzia o dei servizi privati convenzionati e le lavoratrici che usufruiscono dei benefici di cui al Fondo per le Politiche relative ai diritti ed alle pari opportunità.
La domanda va presentata all’INPS per via telematica, anche se la madre ha già fruito in parte del congedo. Si può accedere al beneficio anche per più figli e le lavoratrici part time potranno avere un contributo riproporzionato in base alla prestazione lavorativa.
Per l’asilo nido il contributo sarà erogato direttamente dall’INPS alla struttura accreditata prescelta dalla mamma mentre il contributo per baby sitting sarà concesso sotto forma di buoni lavoro cartacei, per ogni mese di congedo parentale a cui la lavoratrice rinuncia e verranno ritirati presso la sede provinciale INPS territorialmente competente.
La graduatoria di coloro che avranno diritto ai voucher sarà stilata tenendo conto delle condizioni economiche (ISEE) del nucleo familiare.