La
Legge di Stabilità 2015 ha prorogato fino al 31 dicembre 2015 la possibilità
per i contribuenti che fruiscono della detrazione per interventi di recupero
del patrimonio edilizio di fruire di un’ulteriore riduzione d’imposta per
l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe energetica non
inferiore alla A+ (A per i forni), finalizzati all’arredo degli immobili oggetto di ristrutturazione.
La detrazione, pari al 50%, va ripartita tra gli aventi diritto in dieci quote annuali di pari importo e spetta per le spese sostenute dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2015, calcolata su un ammontare complessivo non superiore a 10.000 euro.
La detrazione, pari al 50%, va ripartita tra gli aventi diritto in dieci quote annuali di pari importo e spetta per le spese sostenute dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2015, calcolata su un ammontare complessivo non superiore a 10.000 euro.
La
detrazione per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici, è subordinata al sostenimento di spese,
per le quali è possibile beneficiare della detrazione Irpef del 50% per gli
interventi di recupero del patrimonio edilizio, ed alla condizione che l’acquisto di
detti mobili ed elettrodomestici sia finalizzato all’arredo dell’immobile oggetto
di ristrutturazione.
Pertanto sono da considerare gli interventi edili su:
Pertanto sono da considerare gli interventi edili su:
- singole unità immobiliari residenziali;
- parti comuni di edifici residenziali.
Danno diritto alla detrazione gli acquisti di beni finalizzati all’arredo delle parti comuni di un condominio (ad esempio su guardiole o locali del portiere, sala riunioni condominiali, lavanderia condominiale, etc.) ma è bene ricordare che l’effettuazione di lavori di ristrutturazione sulle
parti comuni condominiali, comunque, non consente ai singoli condomini, di
acquistare mobili e grandi elettrodomestici da destinare all’arredo della
propria unità immobiliare.
Non consentono di fruire dell'agevolazione i
seguenti interventi:
- realizzazione di autorimesse o posti auto;
- eliminazione delle barriere architettoniche;
- misure finalizzate a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi;
- cablatura degli edifici, al contenimento dell'inquinamento acustico;
- risparmi energetici e/o bonifica dall'amianto e esecuzione di opere volte ad evitare gli infortuni domestici.
Ricordiamo inoltre che la data di inizio
lavori deve essere anteriore a quella in cui sono sostenute le spese per i mobili e gli elettrodomestici ma non è necessario che le spese di ristrutturazione siano sostenute prima di quelle per l’arredo dell’abitazione.
Modalità di pagamento:
I contribuenti devono eseguire i pagamenti mediante
bonifici bancari o postali, con le medesime modalità previste per i pagamenti dei lavori di ristrutturazione fiscalmente agevolati.
Con Circolare n. 29/E/2013 l’Agenzia delle Entrate ha
inoltre specificato che il pagamento dei beni agevolabili può avvenire anche mediante l’utilizzo di carte di credito/debito.
I documenti da conservare sono:
- ricevute dei bonifici;
- ricevute di avvenuta transazione per i pagamenti mediante carte di credito o di debito, oppure documentazione di addebito sul c/c;
- le fatture di acquisto, riportanti la natura, la qualità e la quantità dei beni e dei servizi acquisiti.