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16 settembre 2011

IVA al 21% dal 17 settembre 2011


Da sabato 17 settembre 2011 scatta l'aumento dell'IVA dal 20 al 21 per cento che inciderà già sui primi acquisti del fine settimana. Nessun rincaro per prodotti come pane, latte, pomodori e giornali, tutti con aliquota IVA al 4% perchè le aliquote ridotte si applicano esclusivamente a beni e prestazioni di servizi di prima necessità. 
L'aumento non scatterà per le operazioni pagate prima dell’entrata in vigore del decreto, si applicherà il 20% alla data del pagamento e la maggiorazione riguarderà solo le fatture che devono ancora essere saldate.
Per quanto riguarda le prestazioni e i servizi erogati per lo Stato da enti e istituti come Regione, Provincia, Comuni, Asl e università, se la fattura è stata già emessa e registrata dal fornitore in data precedente a quella di entrata in vigore del decreto, l’aliquota resta al 20%. Tra i prodotti di largo consumo che subiranno il rincaro ritroviamo gli elettrodomestici ed i televisori, giocattoli, macchine fotografiche e videocamere, computer, autovetture, imbarcazioni, strumenti musicali, articoli sportivi e di abbigliamento, prestazioni di parchi e di stabilimenti balneari, piscine e palestre, cartoleria, turismo, box auto, mezzi di trasporto, pedaggi e parcheggi, telefonia, tabacchi, detersivi e prodotti per la pulizia e l’igiene personale, profumeria e cosmetici, gioielli, estetica, servizi legali e contabili, arredamento, carburanti, caffè e altre bevande compresi alcolici, vini e spumanti (il caffè al bar però non dovrebbe rincarare in quanto sconta l'IVA con aliquota 10%).
In base al particolare meccanismo previsto per la detrazione dell'IVA, i rincari colpiranno in pratica i consumatori finali, quindi tutte le persone fisiche non titolari di partita IVA in quanto sono essi gli incisi dall'imposta.