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9 gennaio 2011

Reverse charge per cellulari e processori dal 2011



A partire dal  1° aprile 2011 il meccanismo del c.d. reverse charge, verrà esteso anche alla cessione di telefoni cellulari e microprocessori, nell'ambito di operazioni poste in essere tra soggetti passivi IVA, comportando il trasferimento degli obblighi fiscali in capo al cessionario anzichè al cedente (inversione contabile). In altri termini, il cessionario dei beni, dovrà integrare la fattura di acquisto con l’imposta dovuta e registrare la stessa sia nel registro IVA acquisti che nel registro IVA Vendite.
Il Consiglio dell’Unione Europea con Decisione di Esecuzione in Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea del giorno 22 novembre 2010 /710/UE ha autorizzato l'Italia a rendere debitore dell’IVA direttamente l’acquirente per le cessioni di telefoni cellulari e microprocessori.
L’Agenzia delle Entrate, con circolare n. 59/2010 ha chiarito che l’applicazione di tale meccanismo  per i cessionari residenti in Italia si applica, con riguardo ai personal computer, soltanto ai componenti che costituiscono dispositivi a circuito integrato come i microprocessori e le unità centrali di elaborazione prima della loro installazione in prodotti destinati al consumatore finale, quindi si applica soltanto nella fase distributiva e non alla fase del commercio al dettaglio. Sono altresì escluse le cessioni dei beni effettuate da contribuenti "minimi".