L'Agenzia delle Entrate, con circolare n. 42/E del 9 novembre 2012 ha fornito importanti indicazioni in merito alle novità introdotte dal decreto legge 13 maggio 2011, n. 70 (Decreto Sviluppo), con particolare riguardo alla documentazione delle operazioni di acquisto di carburanti per autotrazione presso impianti stradali di distribuzione effettuati da soggetti IVA.
I titolari di partita IVA, infatti, possono fare a meno della scheda carburante se utilizzano per l’acquisto esclusivamente carte di credito, di debito e prepagate. La scheda carburanti resta invece indispensabile, per usufruire della detrazione IVA e della deduzione dei costi ai fini delle imposte dirette, per chi paga in modalità mista, o solo in contanti.
Per la detrazione dell’IVA e per la deducibilità dei costi, il mezzo elettronico di pagamento deve essere intestato al soggetto che esercita l'attività economica e rilasciato da operatore finanziario soggetto all'obbligo di comunicazione all'anagrafe tributaria.
Le ricevute dei pagamenti effettuati con la carta elettronica devono contenere tutti gli elementi per l’individuazione dell’acquisto quali, ad esempio, la data e il soggetto presso il quale è stato effettuato il rifornimento, nonché l’ammontare del relativo corrispettivo. In altri termini, è necessario che le spese di rifornimento carburante siano chiaramente evidenziate nell'estratto conto e riferite esclusivamente a tale acquisto.
È possibile, infatti, utilizzare la carta elettronica per effettuare anche altre spese, a patto che l’acquisto di carburante avvenga con una transazione distinta. Non possono essere considerate moneta elettronica le “carte fedeltà”, ossia le tessere magnetiche associate ai contratti di “netting”, in forza dei quali i gestori di impianto di distribuzione si obbligano verso la società petrolifera ad effettuare cessioni periodiche o continuative in favore dell'utente che utilizza un sistema di tessere magnetiche rilasciate direttamente dalla società petrolifera.
